Porti italiani nuovamente in lutto. Zotti (Filt): “Addolorati. Basta conta dei morti”

Dopo l’incidente mortale dell’operaio Natalino Albano, il giorno 29 aprile alla vigilia del primo maggio festa dei lavoratori, nel porto di Taranto, oggi 26 maggio l’ennesima tragedia, che getta nello sconforto totale tutti i lavoratori del settore portuale per l’incidente mortale al porto commerciale di Salerno.

I porti italiani sono nuovamente in lutto per la morte dell’operaio Matteo Leone; il 30enne, è morto oggi in ospedale dopo essere rimasto ferito ieri, nel pomeriggio, investito da un carrello.

Matteo Leone non ce l’ha fatta!

Bisogna riportare le Autorità di Sistema Portuale ad agire nell’interesse generale della sicurezza sul lavoro per implementarle a conseguimento dello sviluppo delle attività portuali e marittime.

Zotti: Il nostro compito non è certo quello di fare la conta dei lavoratori caduti sul lavoro! Chiediamo che il Parlamento e i Ministeri competenti si attivino ed intervengano subito a tutela della sicurezza sul lavoro. Siamo addolorati per questa ennesima morte in un porto italiano di un lavoratore di 30 anni; le nostre lacrime, come un fiume in piena, devono “travolgere” ogni dubbio in relazione all’aumento delle condizioni e delle risorse da dedicare alla sicurezza sul lavoro.

Le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti hanno proclamato un’ora di sciopero nazionale per l’infortunio mortale per oggi 26 maggio 2021.

La Segreteria Filt Cgil di Taranto auspica che questo sia di monito a tutti, compreso chi istituzionalmente è preposto ai controlli sui luoghi di lavoro, affinché ci sia una svolta positiva contro le morti bianche.

Alla famiglia del lavoratore tutta la nostra commossa vicinanza.

 

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